A causa dell'aumento della richiesta di fluidi termali si è sviluppato, a partire dal secolo scorso, un progressivo approfondimento ed aumento nel numero di perforazioni per lo sfruttamento delle acque termali.
Il progressivo utilizzo delle risorse idriche del sottosuolo ha inevitabilmente portato alla scomparsa delle sorgenti naturali e ad una conseguente diminuzione delle quote potenziometriche. Per tale motivo le perforazioni hanno iniziato a spingersi a maggiori profondità e soddisfare requisiti minimi di portata e temperature dei fluidi superiori a certi valori.
A partire dagli anni '50 i livelli potenziometrici del Bacino Termale Euganeo sono stati soggetti a continue diminuzioni legate agli emungimenti.
Al fine di tenere sotto controllo la situazione potenziometrica del bacino, a partire dal 1975 la Regione del Veneto ha installato alcuni idrometrografi nella zona di Abano T., Montegrotto T., e Battaglia-Galzignano T. per poter monitorare in maniera continua i livelli acquiferi entro il substrato roccioso (figg.18-19).
Le misure vengono acquisite dagli strumenti con frequenza oraria, ed i dati vengono elaborati calcolandone le relative medie. Tutti i valori acquisiti di profondità di falda sono infine riportati a livello del mare utilizzando i punti quotati di riferimento
Dall'elaborazione dei dati disponibili si sono ottenuti dei grafici rappresentanti l'andamento dei livelli potenziometrici a partire dal 1975.
L'esame di dettaglio relativo all'andamento dei livelli rivela due minimi e due massimi nell'arco dell'anno (fig. 20), coincidenti rispettivamente con i periodi di sfruttamento corrispondenti alla alta stagione turistica (primavera ed autunno) e "bassa stagione (estate ed inverno) con riduzione consistente delle estrazioni.
Le osservazioni conclusive si concentrano sull'analisi del regime e sul confronto tra i valori potenziometrici rilevati nel 2004 e quelli del 2005, inserendoli nel trend generale degli anni precedenti.
La prima considerazione riguarda il fatto che, oramai da diversi anni, si è rilevata la comparsa di un terzo "minimo, che si posiziona alla fine del mese di dicembre e mette in crisi il "recupero invernale, provocando un aumento dei "minimi primaverili.
La seconda considerazione riguarda il fatto che gli strumenti di misurazione automatica presenti nel campo di Montegrotto Terme ed al confine tra i campi di Abano T. e Montegrotto T., nella concessione denominata "RIGATI, indicano un abbassamento dei livelli. In particolare il Mezzavia 4 ed il Fonte Colli Euganei 1 indicano una riduzione nei valori minimi e massimi, confrontando i dati degli ultimi cinque anni.
In conseguenza di ciò, nel periodo compreso tra il 2004 ed il 2005, il livello medio annuo è diminuito di circa 1 metro sia nel Mezzavia 4 che nel Fonte Colli Euganei 1, con un abbassamento del minimo primaverile di oltre 1 metro nel Mezzavia 4.
Nel Rigati 2 l'abbassamento medi annuo relativo allo stesso periodo è stato di circa 60 cm.
Gli strumenti di misura posti nel campo di Abano T. indicano una certa stabilizzazione dei livelli; il recupero in termini di media annua del livello potenziometrico si attesta su circa 30 cm per il Bacillari 2. Leggermente diversa la situazione del Molino7 che mostra sia contenute variazioni tra i livelli massimi e minimi, sia un leggero tendenziale abbassamento tra il 2004 ed il 2005. Da segnalare al Molino 7 alcuni valori particolarmente bassi dalla metà alla fine di dicembre. Soltanto nei prossimi mesi sarà possibile chiarire la causa di tali anomalie nei valori.